L'orso M 90 vittima dell'ecopsicopatia

Ennesimo orso ucciso nel Trentino di Fugatti. Ormai è diventata una guerra all'ultimo sangue. Come è facile uccidere animali indifesi e prendersi per dei duri!Come se al presidente del Trentino non rimanesse che lo spauracchio "orsi" per nascondere la sua politca del tutto fallimentare, dall'esplosione dei debiti alle strade disastrate passando dal crollo d'immagine del Trentino. Certo, le associazioni ambientalistiche così come certi politici come per esempio la Brambilla promettono lotte e giustizia per questi crimini contro il patrimonio naturale italiano, ma quando la Storia si ripete imperterrita vuole dire che qualcosa di importante sfugge alla comprensione. L'inconscio continua a bussare alle porte dei moderni. Già diverse volte in passato, qui come in altri supporti, ho accennato al tema dell'ecopsicopatia onde cercare appunto di comprendere più a fondo il problema. Di questo tema nessuno parla. Né da Destra, né da Sinistra. Nemmeno (più grave ancora) gli ambientalisti. L'ecologia profonda brilla per la sua assenza. A tale proposito rinvio il lettore all'articlo pubblicato sul blog Psicoanimismo del 17 Gennaio 2022 Cosa è l'ecopsicopatia. Dietro la maschera di Fugatti si nasconde probabilmente una forma di disturbo ancora poco conosciuta in quanto tende ad amalgamarsi alla cultura dominante, quella della religione economica che vede nella Natura l'arcinemico che resiste al "progresso". Come il collega psicoanalista Daniele Ribola ricorda nel suo L'orso e i suoi simboli, per il fatto di ergersi sulle due gambe posteriori nel fare fronte ai nemici, compreso l'uomo, simboleggia particolarmente bene questa resistenza della Natura e quindi, da questo punto di vista psicoanimistico, nulla di strano se proprio quell'animale diventa il fulcro dell'odioranza dei più posseduti.

Ma, disturbo o no, i crimini rimangono e la giustizia si fa aspettare...

Antoine Fratini

Sterminio dei Mufloni all'isola del Giglio

Dicembre 2023. Un vero e proprio sterminio. Peso le parole. Ma dov'è il Ministro dell'Ambiente?

Come già lo psicoanalista Giovanni Allotta aveva scritto nel commento al Premio Nemico della Natura alcuni anni or sono, non vi è infatti nessuna differenza tra la pulizia etnica e quella zoologica. Gli animali sono esseri viventi e senzienti, hanno un sistema nervoso, un cervello, un cuore e un anima che si palesa tra l'altro nel fatto scientificamente provato della loro attività onirica. Essi provano non solo sofferenza fisica ma anche morale, psicologica. Allora perché sterminare i muffloni in un isola tra l'altro sempre più messa in pericolo dalle attività umane, molto più di quelle animali? Da anni noi di Natura & Psiche parliamo di un concetto importante senza il quale non si riesce a capire questo genere di notizia: l'odio della Natura, di una Natura che resiste e che sempre più viene percepita come nemica della cosiddetta "economia" e quindi del Progresso e dell'uomo. E, nel caso in questione, si sarebbe potuto almeno evitare l'eradicazione e l'uccisione con altre soluzioni più avvedute e giuste, ma è ovvio che trattasi inoltre di un regalo fatto alla lobbie ancora molto potente, purtroppo, dei cosiddetti cacciatori. Ovvero di persone sadiche ed ecopsicopatiche che amano uccidere per sport e godono dell'odore del sangue delle bestie.

Così, non c'è più un muflone sull'isola del Giglio. Alla salute della biodioverstià. La quale, non inganniamoci, interessa ai politici solo quando si annus l'odore di qualche proficua scoperta.

Antoine Fratini

L'orsa Amarena uccisa a fucilate

Un altra sconfitta per l'intelliigenza, della testa come del cuore.  Amarena, che non aveva mai destato problema e anzi era diventata ormai il simbolo vivente del Parco Nazionale d'Abruzzo, è stata uccisa a fucilate. Il suo corpo è stato trovato senza vita ieri sera, 31 Agosto. Questo crimine non è stato commesso senza un motivo, come certi media già sermonano. Il motivo è invece profondo. Si annida nei meandri della follia paranoica dell'uomo moderno Il suo principale autore è l'odio della Natura che noi di Natura & Psiche ormai da anni cerchiamo di denunciare. Un concetto coniato dal filosofo Christian Godin, che noi leghiamo, più che alla pulsione di morte, alla possessione ad opera di quella religione inconsapevole ch'è diventata l'economia e che vede nella Natura un nemico da abbattere e uno specchio della propria pazzia. Siamo quindi di fronte da una parte ad un vero e proprio passaggio all'atto paranoico, e dell'altra ad una vera e propria crociata fanatica di odio e distruzione alimentata da un partito, la Lega, che ha eretto l'ignoranza a modello.

Alluvioni In Emilia Romagna

E c'è ancora chi si stupisce. Ipocrisia senza fine. incentivando in tutti i modi la cementificazione e il taglio indiscriminato di alberi "in nome di Economia" ecco il risultato. Poi si finge di correre ai ripari con le solite "soluzioni tecniche" e promesse...

Caccia selvaggia (ovvero al massacro)

L'UE minaccia la procedura d'infrazione contro l'Italia per la scellerata legge di recente approvazione nel silenzio assordante di tutte le forze politiche che permette ai cosiddetti "cacciatori" di sparare sempre, ciomunque e dappertutto! Le persone col fucile al posto del cervello e la mania del controllo al posto del cuore, come recita la recente canzone degli AlchimiA, sono estremamente pericolose. L'UE a volte serve!

Col  fucile al posto del cervello

Il governo Meloni da il via libera all'abbattimento di animali selvatici persino nelle zone protette, ulteriore regalo alla lobbie venatoria e all'imbecillità imperante di persone col fucile al posto del cervello e l'odio e la mania del controllo al posto del cuore... La vedo molto brutta per la Natura in Italia. Non che prima fosse messa molto bene. Cambiano i colori, cambiano i partiti, ma il nemico giurato di tutti resta la Natura. Tanto, non può rispondere, non può difendersi. Governo Meloni in lista per il triste Premio Nemico della Natura 2022.

Antoine Fratini

L'Italia politca tutta a favore del fucile

Il nuovo governo Meloni FDI annuncia il colore di quel che sarà molto probabilmente il marchio dei prossimi anni: mostrare i muscoli, visto che il cervello e soprattutto l'anima sono assenti. I politici Urzi e Ambrozi di FDi ottengono facilmente, nella totale quanto significativa assenza di opposizione, la deroga alla Direttiva Habitat per la tutela della flora e della fauna e la conservazione degli habitat, e danno quindi il via agli abattimenti di lupi e orsi in Trentino, regione che non manca una occasione per fare brutte figure di gente retrograde col fucile al posto del cuore.

Trentino: l'orsa F43 morta durante la cattura?

Pare più giusto parlare di omicidio colposo. Se si usano gli adeguati riguardi, queste cose non succedono. Se invece succedono, devono esserci state mancanze e/o incompetenze da parte di dirigenti e/o esecutori. Lo dico da psicoanalista, certi incidenti non si verificano a caso. Da valutare, quindi, anche una possibile volontà di nuocere, di infierire sull’animale in quanto abbiamo a che fare in Trentino (e non solo) con governanti capitanati da Fugatti (emblematico il suo “banchetto” del 2011 a base di carne di orso) che fanno la guerra ai grandi carnivori. Una guerra subdola, una guerra di codardi che non la dichiarano nemmeno onde potere operare da dietro le quinte. Ma oggi l’informazione circola, e le persone non sono sprovvedute come in passato. Reagiscono, scrivono, fanno girare l’informazione, si raggruppano per fare forza e a volte… denunciano.

Spero che le associazioni ambientalistiche economicamente meglio agiate, da sentinelle dei diritti dela Natura, non si lascieranno sfuggire l’occasione per tentare di rendere giustizia a questo nostro fratello orso. Anche a lui era stato attruibito un numero al posto di un nome, come quei prigionieri di triste memoria, con lo scopo velato di annientarne il più possibile l'anima, si potrebbe quasi dire, l'umanità…

Antoine Fratini

Ripristinare la biodiversità in UE. L'Europea vara una strategia contro la caduta verticale della biodiversità, piaga che molti scienziati pongono per importanza persino prima del riscaldamento globale del pianeta, anche se in Natura tutto è collegato. Tocca ora ai Comuni, alle province e alle Regioni italiane mostrare quanto possono avere recepito...

https://ec.europa.eu/environment/strategy/biodiversity-strategy-2030_it

Free Kiska! L'orca più sola al mondo che da 40 anni è prigioniera nel parco acquatico Marineland in Canada. Non rimaniamo indifferenti di fronte a queste torture. Anche gli animali hano un anima e proprio per questo possono soffrire e anche impazzire, alla pari degli umani. Il comportamento di Kiska che si autoferisce sbattendo a ripetizione contro le mura della sua prigione ne è l'ennesima riprova. Invitiamo a scrivere una lettera al direttore del parco marino per chiederne l'immediato rilascio nell'oceano.

JJ4 ce l'ha fatta, rimane libera!

Stop alla cattura di JJ4, una orsa che vive nei boschi del Trentino. Il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti, con la solita paranoia, aveva emesso un'ordinanza per porla in cattività. I giudici del Tar di Trento, hanno accolto il ricorso avanzato dalle associazioni animaliste e hanno annullato l'istanza del governatore della Provincia.

Liberate Papillon!

Ieri, mercoledi 9 Settembre, è giunta notizia che la Provincia Autonoma di Trento ha realizzato una nuova (ennesima!) cattura dell’Orso M49 “Papillon”, avvenuta nell'area del Lagorai. Una vera e propria persecuzione nei confronti di questo animale catturato per ben tre volte in poco più di un anno.

Papillon verrà rinchiuso nuovamente nell'area faunistica del Casteller, dove sono già detenuti e privati dei loro diritti gli orsi DJ3 e M57. Da questa area Papillon è già fuggito due volte nei mesi scorsi, mostrando tra l’altro una commovente e vorrei dire umana voglia di libertà nonché una intelligenza evidentemente superiore ai suoi guardiani e a tutto questo sistema paranoico di controllo che, ahimè, caratterizza il rapporto dell’uomo moderno con la Natura.

L’Associazione Natura & Psiche chiede che M49/Papillon e gli altri orsi rinchiusi vengano rimesso in libertà senza nessuna condizione. Ricordiamo che l’unico animale veramente pericoloso per i suoi comportamenti sadici e insensati è l‘uomo e che la Natura va rispettata in tutta la sua biodiversità. L’espressione “situazione di criticità” spesso impiegata anche da associazioni ambientalistiche è scorretta e fuorviante. Come suggeriscono per esempio la fiabe, senza grandi predatori e quindi priva di pericoli una foresta non sarebbe nemmeno degna di essere chiamata tale. L’uomo maturo non commanda la Natura né si concepisce fuori di essa. Occorre urgentemente mettere in atto un grande cambio di paradigma: quello sancito dal passaggio dall’Ego all’Eco collaudato da millenni di cultura tribale.

A.F.